Sottotitolo: preghiera semiseria di un laico, intrisa di un qualunquismo senza pari.
In questo giorni ci sono talmente tante pessime notizie che, ormai, credo ci si possa rivolgere solo a Nostro Signore, l’ultimo baluardo che rimane.
E allora mi sono immaginato un rosario semiserio (più serio che altro), con una preghiera che vorrei arrivasse più in alto, molto più in alto dei sette disgraziati colli di Roma Capitale. Prendetela in ridere, se riuscite.
Eccolo:
Dalle amministrazioni centrali dello Stato che se ne fregano dei referendum: Libera nos, Domine.
Dai Sindaci incapaci, da quelli corrotti, da quelli che “è colpa di quelli di prima”: Libera nos, Domine.
Dai Ministri che tutto hanno meno quello che serve per fare i Ministri: Libera nos, Domine. (sono più di uno, e mica da oggi)
Dai Governi copia dei governi di prima: Libera nos, Domine.
Da chi “è un governo illegale perché non lo ha votato nessuno”, che non ha ancora capito una beneamata cippa di come funziona il nostro sistema di Governo: Libera nos, Domine.
Dalle opere pubbliche infinite, dai loro costi strabilianti, dalle mazzette che liberamente si aggirano nei Palazzi: Libera nos, Domine.
Da quelli diversi che invece diversi non sono poi tanto: Libera nos, Domine.
Da quelli che pontificano sulla Costituzione senza nemmeno sapere di quanti articoli è fatta: Libera nos, Domine.
Da quelli che “è colpa dei poteri forti”, poi quando i poteri forti perdono i referendum si scordano di averlo detto: Libera nos, Domine.
Da quelli che “Marra non si tocca” a novembre e poi “Marra è solo uno dei dipendenti del Comune” a dicembre: Libera nos, Domine.
Da quelli che si autosospendono ben sapendo che non possono farlo: Libera nos, Domine.
Da quelli che “Expò è stato un successo senza precedenti” dimenticando che è costato una follia: Libera nos, Domine. (Ma poi, di quali “precedenti” stavano parlando?)
Da quelli che “la Magistratura farà il suo corso”, e poi “ho fiducia nella Magistratura”, ma se vedono un Magistrato gli sparerebbero nelle gambe: Libera nos, Domine.
Dalla Magistratura a orologeria: Libera nos, Domine. (e qui un Amen grosso come una casa ci sta tutto)
Dai Dottor Sottile che fanno distinzioni sulle accuse in base a chi le riceve: Libera nos, Domine. (questa va spiegata: se accusano uno del mio partito sono bastardi e lui è innocente, se accusano uno dell’altra parte lui è bastardo e loro sono bravi)
Da quelli che “tutti in galera”, poi quando escono le assoluzioni sono improvvisamente smemorati che neanche a Collegno: Libera nos, Domine.
Da quelli che hanno promesso mari, monti, laghi, fiumi, strade, ponti, ferrovie, ricostruzioni post-sisma e altro in fase elettorale, poi dopo dicono che non ci sono i soldi: Libera nos, Domine.
Dal Ponte sullo stretto di Messina e da tutte le altre, troppe, infinite opere inutili: Libera nos, Domine.
Dai garantisti che poi diventano forcaioli e viceversa a seconda del vento che tira: Libera nos, Domine.
Da quelli che condividono qualsiasi boiata su Facciaalibro senza mai fare una verifica che richiede circa 8 millisecondi e ti potrebbe evitare figure di fango: Libera nos, Domine.
Da quelli che scambiano i siti Internet dei loro padroni per le bacheche pubbliche nelle quali pubblicare video demenziali, ignorando che per legge sarebbe vietato farlo: Libera nos, Domine.
Da quelli che nonostante 9 (nove) avvisi di garanzia continuano a fare i Sindaci senza nessun problema: Libera nos, Domine.
Da quelli che credono di essere bravi solo perché insultano più degli altri e prima facevano i Sindaci e adesso i Governatori: Libera nos, Domine (dai, questa è facile…)
Da quelli che “il maglione della moglie di Renzi era uno schiaffo alla miseria” e lo scrivono sul loro smartphone ultimissima generazione mentre prendono il sole in baita a Cortina d’Ampezzo che “guarda, a Roma non si può stare con tutta quell’umidità, per fortuna che siamo venuti qui”: Libera nos, Domine.
Da quelli che “adesso basta, vanno rimandati tutti a casa loro, in Libia” ignorando che i libici sono il 5% degli immigrati, ma poi l’ultima domestica italiana che hanno avuto era quella della trisnonna: Libera nos, Domine.
Da quelli che “basta, ci portano solo delle malattie, vanno rimandati a casa loro” ma chissà perché questa regola vale solo per gli africani, ma poi vanno a prostitute dell’Est che “quelle vanno bene”, sifilide compresa: Libera nos, Domine.
Signore Nostro, non pretendo che tu mi ascolti su tutto, ma almeno sul qualcosa sì, per favore, dammi retta.
Dai, che fra poco è Natale e ci scordiamo di tutto, anche della Siria.