Finisce l’anno più terribile degli ultimi decenni, ma credo che non finirà il disastro annunciato dalla pandemia e reso reale da chi dovrebbe essere “il meglio ” del Paese e invece dimostra palesemente di non esserlo.
Inutile credo sia ripetervi che se il Governo è pessimo, non è che fuori dallo stesso le cose vadano poi molto meglio: ripeto che a mio avviso siamo in presenza della peggior classe politica del dopoguerra, quindi c’è poco da stare allegri.
Ieri è stata votata, credo in via definitiva, la legge di bilancio, ovviamente a debito, di circa 40 miliardi di euro (nostri), che dovrebbe essere il piano di rilancio più volte annunciato dalla Casalino & C. (qui mi si fredda il sangue nelle vene), e invece ci sono sorprese che, se non fossero tragiche, sarebbero davvero ridicole.
Partiamo da un presupposto: a fronte dello stop delle attività produttive per moltissime categorie, io mi sarei aspettato interventi di riduzione delle tasse (o cancellazione per almeno un anno), incentivi VERI per il mantenimento in vita delle imprese piccole e medio-piccole, che sono la vera spina dorsale del Paese, cancellazione di tasse e tributi per chi ha dovuto chiudere e non sa se e quando potrà riaprire, cassa integrazione immediata per tutte le categorie di lavoratori e altre misure di sostegno e di rilancio dell’economia del Paese.
Ricordo, peraltro, che il nostro Ministro dell’economia e finanza (laureato mi pare in storia dell’arte), ha dichiarato solo un paio di mesi fa che prevedeva un 2021 di ripresa fortissima dell’area Euro con un balzo in avanti del PIL italiano del 9-10%. Quindi uno che ci capisce poco ma che prova a capire, si aspetta una manovra economica che contenga misure di ampio respiro per la parte produttiva del Paese, misure che abbiano un respiro di 3-5 anni e che mettano a disposizione dei pochi rimasti coraggiosi concittadini che vogliono fare impresa risorse ingenti e progetti di futuro credibile, perché solo con l’impresa può crescere il PIL del Paese, o no?
Ieri ho ricevuto un documento di sintesi della Manovra economica, da fonte molto attendibile, e mi sono letto tra stanotte e stamattina i 7 punti qualificanti (??) della manovra. Per fortuna che avevo in casa Citrosodina in pastiglie.
Ma proviamo ad analizzare uno per uno questi 7 punti programmatici, perché magari scrivendo mi ricredo di quello che penso.
Punto 1: Agricoltura e ristorazione.
Bene, finalmente hanno capito che gli amici ristoratori che hanno tenuto le loro attività chiuse tre mesi prima dell’estate e che per poter lavorare dopo hanno dovuto investire denaro in mezzi di contenimento dell’epidemia (50% dei posti disponibili, divisorie in plexiglas, disinfettanti sempre disponibili, adeguamento degli impianti di trattamento aria, guanti e molto altro) adesso hanno bisogno, ad esempio, di un incentivo pari al 75% del fatturato dichiarato da settembre 2020 a giugno 2021. C’é? No, non c’è.
Le misure contenute sono :
- esenzione Irpef per i redditi dominicali in agricoltura; senza perdermi in dettagli, i redditi dominicali per il 2021 non concorrono alla formazione della base imponibile IRPEF. Incentivi all’agricoltura? Zero assoluto
- Questa ve la riporto tal quale perché è fantastica: ” Viene ridotta al 10 per cento l’IVA sulle cessioni di piatti pronti e di pasti che siano stati cotti, arrostiti, fritti o altrimenti preparati in vista del loro consumo immediato, della loro consegna a domicilio o dell’asporto. Rideterminate le percentuali di compensazione IVA per le cessioni di animali vivi della specie bovina e suina.” Veramente una misura fondamentale per lo sviluppo del mercato della ristorazione a domicilio che, per inciso, è destinata ad un brusco calo dei fatturati non appena si potrà uscire. Previsioni per il futuro dei riders? Zero assoluto.
- Tolta l’imposta di registro per l’acquisto da parte di imprenditori agricoli di terreni agricoli fino al concorso di 5000€ di valore della transazione: in pratica poco più di un campo di mais.
- Credito d’imposta per i cuochi professionisti (mi auguro esista un albo professionale, ma lo ignoro) per l’acquisto di beni durevoli o per la partecipazione a CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE da gennaio a giugno 2021. Ma se hanno i ristoranti chiusi, le brigate in cassa integrazione, debiti fino al collo, ma che devono comprare? Che corsi di formazione potranno mai fare ? Finisce con una barzelletta: il contributo vale fino a 6.000€: ma hanno una vaga idea di quanto può costare uno dei macchinari che servono in una cucina? Credo di no. Misure di sostegno al debito dei ristoratori, annullamento delle tasse, stop alle bollette energetiche e agli affitti? Zero assoluto.
- Istituito il Fondo per lo sviluppo delle filiere agricole, volto in sostanza a favorire la vendita all’estero su Internet di prodotti agricoli del territorio, con la possibilità di creare “depositi fiscali virtuali nei paesi esteri”; ma siete gli stessi che hanno creato il cash-back per favorire gli acquisti in negozio in Italia, togliendo dal bonus gli acquisti su Internet? Siete sempre quelli?
- Creazione del nuovo registro obbligatorio dei cereali. Questo punto non saprei come commentarlo, non ne capisco davvero il senso finanziario, se non per il fatto che contiene le sanzioni per chi non ottempera alla nuova norma. Anche qui mi pare si tratti di persone che non hanno la più pallida idea di come funzioni l’agricoltura, nonostante la Bellanova……
Punto 2: Ambiente
- Ci sono alcuni punti decisamente qualificanti per il bonus auto, cioè per acquisto di auto elettriche o comunque a bassa emissione, con limiti davvero senza senso. Per non tirarla troppo lunga, provo con un esempio. Paolo decide di rottamare la sua vecchia auto (deve essere antecedente al 2011) e sostituirla con una vettura elettrica di nuova generazione, che abbia (ad esempio) un costo di 35.000€. Bene, la Casalino &C dice a Paolo che potrà godere di un bonus di 2000€ ammesso che il venditore conceda un identico sconto. Quindi Paolo ha diritto ad uno sconto di 4.000€ in totale: quello che mi sfugge è dove possa Paolo trovare gli altri 31.000€; è chiaro che se lui può fare un acquisto delle genere, non è probabilmente tra le categorie che più soffrono, economicamente parlando, in questo anno drammatico. Gli altri incentivi sono ancora peggio, ve li risparmio.
Punto 3: casa
- Bonus idrico di 1000€ per chi, non potendo lavorare, avrà sicuramente in mente di cambiare i rubinetti di casa. Perché anche qui, se metti le mani in queste cose, è molto probabile che tu debba spendere di più e torniamo al punto di prima. Se Giovanni non lavora da tre mesi, avete per caso idea di quanto gli freghi di cambiare i rubinetti del bidet?
- Ci sono poi alcuni punti che prorogano gli incentivi per l’efficientamento energetico delle case, e se si parla del famoso 110% va bene, ci mancherebbe. Se io posso aumentare il valore del mio immobile senza spendere denaro, niente mi vieta di farlo e in questo modo lavorano le imprese coinvolte e, purtroppo, le banche che ci guadagnano sempre.
- Se avete un giardino è il momento di trasformarlo in un campo da golf, perché il comma 75 prevede il prolungamento degli incentivi per le aree verdi private!!
- Istituito un fondo per la riduzione dei canoni di affitto fino al 50% per le abitazioni prima casa. Ovviamente da questo punto restano esclusi quelli che gli immobili li hanno affittati per la loro attività.
- Viene eliminata la cedolare secca per gli affitti, io francamente non saprei se è una misura positiva o no, ma temo di no.
Punto 4: famiglia
- Per chi ha un ISEE inferiore a 30.000€, arriva un bonus del 40% sull’acquisto di veicoli elettrici fino ad un prezzo massimo di 30.000€; quindi facendo i conti, chi ha un ISEE di 30.000€ (certamente non è direttore generale di una multinazionale), dovrebbe sborsare 18.000€ per cambiare la macchina, visto che tanto magari è a casa in cassa integrazione e non ha niente da fare. Di certo pensa all’auto elettrica, come no.
- Nuntio Vobis Gaudium Magnum: “Nuovo tetto di spesa sul quale calcolare la detrazione del 19% per le spese veterinarie. L’ammontare massimo viene elevato da 500 a 550.” Un sacco di soldi, non c’è che dire!! Mi fate il conto del 19% di 550€, per favore che non ho gli occhiali?
- Altra misura imperdibile: il bonus occhiali di 50€ (!!) se compri gli occhiali nuovi. Ho già visto file interminabili di persone che corrono a godere di questo bonus una tantum di ben 50€, quando spesso una sola lente costa almeno tre volte tanto. Misure di sostegno per i negozianti di occhiali (per rimanere in tema) viste le chiusure forzate? Zero assoluto.
- Altro punto imperdibile: ” Per nuclei familiari con ISEE inferiore a 20.000 euro che beneficiano del voucher di 100 euro per la connessione on line è riconosciuto un contributo aggiuntivo, dell’importo massimo di 100 euro, sotto forma di sconto sul prezzo di vendita di abbonamenti a quotidiani, riviste o periodici, anche in formato digitale per ciascuno degli anni 2021 e 2022. Il contributo è utilizzabile per acquisti effettuati on line ovvero presso gli esercenti attività commerciali che operano esclusivamente nel settore della vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici.” Ma solo per capire: siete gli stessi che stanno togliendo i finanziamenti di Stato all’editoria cartacea? Misure per gli edicolanti che chiudono le loro attività, spesso punto di riferimento dei piccoli centri? Zero assoluto.
- 100.000.000€ per il cambio TV, ammesso che si abbia un ISEE fino a 20.000€, ma è stato aggiunto che il bonus si può utilizzare anche per lo smaltimento delle vecchie TV, magari dimenticando che da anni se compri un elettrodomestico nuovo, lo smaltimento del RAEE è compreso nel prezzo o ha comunque un costo che non supera i 50€. Un grande risparmio, non c’è che dire.
- Computer in comodato e connessioni internet gratuite (sempre per ISEE inferiori a 20.000€) per la DAD. Siete sempre quelli che stanno spingendo per il ritorno a scuola a gennaio e che a questa misura non hanno pensato finora? Siete sempre voi, vero?
Punto 5/6/7: Fisco, imprese e pensioni
- Ci sono poi una serie di norme di trattamenti fiscali rimandati (mai sospesi) per i pensionati esteri (cioè quelli che hanno maturato i diritti lavorando all’estero), per la nautica da diporto (dove peraltro le sanzioni eventuali vengono raddoppiate) e altre misure onestamente a me poco comprensibili ma che mi pare non abbiano nessun respiro economico e finanziario di medio-lungo periodo, ma fatte solo per accontentare qualcuno.
- Vi sono poi una lunga serie di misure per le imprese, e qui forse qualcosa di buono c’è, a partire dagli incentivi alle assunzioni dei giovani, all’indennità sulle perdite a causa del COVID per i liberi professionisti, il credito d’imposta sulle perdite e il fondo PMI di Invitalia. Tutte misure (se ho capito bene) comunque emergenziali e di durata medio-breve. Io non ho trovato traccia di misure di sviluppo di medio-lungo periodo, ma spero che qualcuno più esperto di me mi smentisca.
- Sulle pensioni c’è poco da dire, le misure sono solo di prolungamento (ad esempio) della APE sociale, misura di sostentamento giusta ma che certamente non risolve il problema delle pensioni minime
Sospensione (o rinvio) della sugar tax, della plastic tax e di altre misure non certamente fondamentali per lo sviluppo del Paese, nulla su tutto quello che è stato più volte promesso da tutti e mai mantenuto da nessuno, nulla sullo sviluppo delle infrastrutture, nulla sullo sviluppo digitale del Paese, nulla sul sostegno del sistema sanitario nazionale, nulla sulle attività di sostegno alla scuola, e potrei continuare.
In buona sostanza, molte misure “a pioggia”, ma quasi nulla che guardi al futuro delle imprese, dei professionisti e delle famiglie.
40.000.000.000€ che serviranno forse ad evitare buchi esagerati, ma che non aiutano nessuno in maniera sostanziale e durevole.
Quindi, tornando al titolo, “ha ragione Matteo”, dove Matteo è da una parte Salvini (mi fa male al cuore dargli ragione, ma quando critica la finanziaria ha ragione), e Matteo Renzi che da bravo Magister Eloquentiae ne dice di cotte e di crude al Governo di cui fa parte, dimostrando ancora una volta le sue capacità oratorie ma una vision politica davvero misera, perché non può dire che non sapeva quello che stava facendo il Governo.
Prevedo anni difficili (non serve essere Branko per farlo), anni in cui pagheremo carissimo non il Covid, ma il bassissimo livello politico che abbiamo davanti a noi ma del quale siamo complici, perché questi qui qualcuno li ha votati.
In bocca al lupo a tutti noi.