Oggi ci sono alcuni episodi sui quali vi voglio dire il mio spassionato parere, perché se qualcuno pensava che da questa pandemia saremmo usciti migliori, si è sbagliato di grosso: se possibile, molti sono peggiorati.
Provo a spiegarmi per episodi, partendo dalla Massima carica dello Stato, il Presidente della Repubblica: come per il Governo, vi piaccia o no, quello c’è. Il Presidente Mattarella twitta le condoglianze per la morte di un grande Uomo, uno che ha dato lustro al nostro Paese in giro per il mondo, che muore molto giovane per una malattia terribile, dopo aver regalato pillole di umanità e di cultura davvero uniche. Sto parlando, ovviamente, di Ezio Bozzo, uno di quelli che tutto il mondo ci invidia. Bene, il Presidente della Repubblica scrive (o fa scrivere) un tweet di condoglianze e viene immediatamente coperto di insulti e di domande che davvero non hanno senso, da “ma chi c…. era quello lì” (palese dimostrazione del nulla che domina alcune menti), a “e perché non ti occupi degli imprenditori suicidi”, a “ma ti pare il momento con quello che sta succedendo?”, a “Con la gente che muore di fame ti preoccupi di uno storpio?” (Giuro, l’ho letta davvero) ad altre amenità del genere. Posto che credo che il Presidente della Repubblica possa fare le condoglianze a chi gli pare, credo che aver ricordato un Italiano che, ripeto, ha dato lustro al nostro Paese nel mondo fosse una sorta di atto dovuto. Perché le domande e gli insulti di cui sopra sono davvero senza nessun senso logico, sia perché non credo che Mattarella se ne freghi degli italiani (e non lo sapete nemmeno voi, fenomeni da divano) sia perché gli insulti a lui e al povero Bosso sono davvero degni di menti malate, molto malate.
Sulla stessa scia la querelle di Silvia Romano, sulla quale NON prendo posizione perché, come ho già detto e scritto, non ho elementi sufficienti per dare un giudizio: se si è fatta musulmana sono fatti suoi, se ha sposato un musulmano sono fatti loro, se è incinta pure sono fatti loro. Certamente dietro questa vicenda, come altre, ci sono aspetti che noi non conosciamo e che probabilmente è meglio che non conosciamo. Ma detto ciò, la mole di insulti che le sono stati rovesciati addosso, le minacce di morte e gli esempi fuori luogo sono davvero senza senso. Anche qui si è scatenata l’ira da divano, anche perché fuori c’era il sole, quindi molti erano ancora più incazzati perché non potevano uscire. Che adesso questa qui, che secondo me non rimarrà in Italia, debba uscire sotto scorta per le minacce ricevute è davvero fuori da ogni logica, anche nel peggior momento della nostra Repubblica io non ho mai visto e sentito tanto odio e violenza come ora. Anche perché c’è una questione strana, insolita, in un Paese matriarcale come il nostro, e prendo le parole di un facebookiano per spiegarmi.
Dice Lorenzo Tosa: ” C’è Luca Tacchetto, rapito il 16 dicembre 2018 in Burkina Faso, dove era in viaggio come turista insieme alla fidanzata canadese, e rilasciato dopo 15 mesi, forse sotto il pagamento di un riscatto. Al suo ritorno in Italia portava una lunga barba da salafita, ma nessuno ha avuto niente da eccepire.
C’è Alessandro Sandrini, sequestrato nel 2016 in Siria, dove si era recato da latitante, imputato in Italia per truffa aggravata e rapina a mano armata. Liberato il 29 maggio 2019 tramite il pagamento di un riscatto. Ma a malapena qualcuno ricorda il suo nome.
C’è Sergio Zanotti, imprenditore, anche lui rapito in Siria nel 2016, anche lui liberato tramite pagamento di riscatto. Anche su di lui nessuna gogna, nessun attacco, nessuna violenza verbale. Nulla.
Poi ci sono loro.
Simona Parri e Simona Torretta, per tutti “le due Simone”: cooperanti in Iraq, anche loro sequestrate, nel 2004, e liberate dopo cinque mesi e mezzo tramite riscatto. Di loro si disse di tutto. Che erano traditrici della patria, spie, addirittura incinte dei rapitori. Non c’erano ancora i social, ma già si facevano largo i siti di fake news. Ovviamente tutto falso.
Ci sono Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, anche loro cooperanti, rapite in Siria nel 2014 e rilasciate nel 2015 sempre tramite riscatto. In breve diventarono il bersaglio di una spaventosa gogna social per via di una foto scattata ad Aleppo che le ritraeva sorridenti prima del rapimento. Dissero che si erano “divertite”, che si erano scop*** tutti i carcerieri, che erano delle hippie viziate, delle figlie di papà in vacanza a spese degli italiani.
E poi c’è Silvia Romano, anche lei cooperante, che, dopo 536 giorni di prigionia, a ore sarà messa sotto scorta per difenderla dalla più grande campagna d’odio mai scatenata in Italia nei confronti di un essere umano.
Luca, Alessandro, Sergio.
Cos’hanno in comune? sono tutti uomini e tutti rapiti mentre si trovavano lì per ragioni private o interessi personali.
Questi nomi non dicono nulla.
Le due Simone, Greta e Vanessa, Silvia Romano.
Cos’hanno in comune? Sono tutte donne ed erano andate laggiù per aiutare il prossimo. Questi nomi ci dicono tutto.
Cosa dite, quando tutto questo schifo sarà finito, possiamo finalmente cominciare ad affrontare sul serio l’enorme, gigantesco, irrisolto complesso d’odio, sessismo e misoginia che hanno i milioni di italiani schiumanti bile e veleno che in queste ore intossicano i social e la vita civile di questo Paese?”
A me pare che le domande poste siano legittime, perché davvero l’odio che si scatena contro le Donne in questi casi è veramente spaventoso: cioè, se la Romano è andata a letto con un musulmano dobbiamo tirarle bottiglie di birra alla finestra e se invece Alessandro Sandrini (preso a caso) si è scop…. una musulmana è un fenomeno? A me questa distinzione ricorda vagamente quella che si è sempre fatta tra uomini e Donne e mi fa davvero vomitare. Adesso, per favore, non ditemi “eh sì però per lei abbiamo pagato 4 milioni mentre qui si muore di fame” perché rischio l’arresto in flagranza di reato. Si è arrivati a far girare un video di una ragazza nuda che gira per strada scambiandola per la Romano, ma non è lei.
Anche basta, vi prego: sfogate il vostro livore in altro modo, dipingete la casa, vuotate il garage, tagliate l’erba, fumatevi una canna, fate sesso ma basta con questa roba. Davvero: basta, mi fate paura. E anche basta con questa roba di video, foto, messaggi audio che dicono “fate girare a manetta perché non ce lo vogliono dire e nessuno ne parla”: siete patetici, se nessuno ne parla voi come fate a saperlo? Per divinazione o per uso di stupefacenti?
Poi ci sono i commenti schifati in merito a quello che pare sia uno scandalo immenso: i virologi che vanno in tv si fanno pagare. E quindi? Ammesso che sia vero e ammesso che siano vere le cifre, cosa ci sarebbe di così orrendo? Preferite pagare Belen piuttosto che Ilaria Capua? Io no. Preferite pagare Cristiano Malgioglio piuttosto che Andrea Cossarizza? Io no, e sapete perché? Perché quelli, i virologi, quelli che adesso tanto odiate, almeno per arrivare lì si sono fatti un mazzo così a studiare, portano argomenti, fanno cultura. I due citati da me cosa portano, a parte una dose immane di trash? E non mi dite che quelli che vanno su Canale 5 “almeno non li paghiamo” perché sapete benissimo che non è vero, li pagate anche voi (e anche io) con la pubblicità, che gira in base allo share. Non fate le anime belle, perché non funziona. Poi che tutti i virologi che vanno in tv siano dei santi non l’ho mai detto né mai lo dirò: io con quella gente ci lavoro e ci parlo da anni, credo di saperne parecchio più di molti eroi da divano.
A proposito, eroi da divano: lunedì ci saranno un po’ di cose in più da fare, mollate la tastiera e uscite. Meglio per tutti.
Domani, come ultimo atto del mio diario di zona rossa, vi dirò la mia sul DL rilancio definitivo, pubblicato pochi minuti fa in Gazzetta Ufficiale: temo non riporterà le dimissioni di Arcuri delle quali avevo parlato due giorni fa.