Morti da caffè freddo (di Stelio W. Venceslai)

Ci deve essere stata in Italia una gravissima epidemia di morti da caffè freddo. Non me ne sono accorto. Non ne ha parlato la stampa. I media non ne hanno dato notizia, forse per non turbare la gente. Non ci sono stati dibattiti televisivi. Un silenzio impressionante, direi complice.

Ma come è stato? Quanti morti? Seppelliti in fretta, con privatissime esequie?

E’ estate, fa caldo. Da innumerevoli generazioni i patiti del caffè, d’estate, temperavano i bollori della natura (e i loro), con un bicchiere di caffè freddo. A volte già dolce, più spesso amaro. Per i cardiopatici, magari, con una goccia di latte, tanto per stemperare la caffeina.

Basta: tutto finito. Il caffè freddo non si serve più. Ordini superiori del Ministero della Sanità, suppongo. Non si scherza. Un’epidemia va stroncata subito.

I baristi o barmen, sono inflessibili: il caffè freddo non c’è, non lo possono più fare. Perché? E’ proibito, perché non si può fare un elenco delle sue componenti come giustamente previsto dalla legislazione vigente sui prodotti alimentari.

Ora, per carità, mi va tutto bene, ma siamo seri: se ad una tazza di caffè aggiungo dell’acqua o lo faccio un po’ più lungo e poi lo metto in frigorifero, con o senza zucchero, quale mistura artificiale o stregonesca si può nascondere dietro questa semplice operazione?

Però, se è stata adottata questa misura draconiana, una ragione ci deve essere e molto seria. Per questo motivo sospetto un’epidemia di morti da caffè freddo che ci è stata tenuta nascosta.

Certo, non si possono combattere i “virus da ospedale”, come è accaduto a Brescia, non si possono impedire morti sospette, soprattutto di anziani o lungodegenti, per mano d’infermiere assassine, non si possono rendere efficienti i pronto soccorso degli ospedali, che di pronto non hanno nulla e dove si rischia di svernare anche d’estate.

Vogliamo parlare di vaccini? Caffè freddo no, ma sui vaccini c’è un’intensa attività politica. Tutti analisti, medici e professionisti della prevenzione. Sono così bravi e così precisi che le idee sono confuse.

Vaccinare tutti i bambini? Sarebbe logico. E se qualcuno per una qualunque svariata e incomprensibile ragione (tipo il figlio è mio e me lo gestisco come mi pare) non è d’accordo? Come si concilia la libertà genitoriale con un principio generale di prevenzione e d’immunità? Non si concilia con nessuna fumisteria soggettiva, religiosa o sanitaria.

I bambini devono andare a scuola vaccinati, altrimenti potrebbero essere un pericolo, per sé e per gli altri. L’autocertificazione è una buffonata. Lo dicono i medici, lo affermano i Presidi delle scuole, giustamente preoccupati da questa ondata di resistenza anti-vaccinale, lo dimostra chi pubblicamente dichiara di aver certificato il falso. Chi insiste su soluzioni alternative o è in malafede o è uno sciocco.

Se questo Stato non è ancora uno Stato-caramella, ha l’obbligo, nell’interesse di tutti, di far rispettare le leggi (e il buon senso).

Siamo così severi con il caffè freddo e siamo così indulgenti con i vaccini? Ma questo è un mondo di matti! Capziosi sul nulla, permissivi sulle questioni importanti. Ai politici dei vaccini non importa nulla. E solo un pretesto per fare polemica: tu la pensi così? Allora io la penso al contrario, e viceversa.

Poi, ci sono le valutazioni correnti: sei per le vaccinazioni obbligatorie? Allora sei un retrogrado, un assassino della libertà, diciamolo pure: un “fascista”.

Sei per la libertà di coscienza e per i diritti “genitoriali”? Allora sei un illuminato di sinistra, sostenitore dei diritti civili, delle unioni civili, dei genitore 1 e genitore 2 (magari anche 3), della libertà di decidere sui figli e così via.

Tutto fa brodo in un mondo cretino.

Quando si va controcorrente si è fascisti. Il bello è che la Lega, Forza Italia il PD e Fratelli d’Italia sarebbero tutti retrogradi e fascisti perché sono per le vaccinazioni obbligatorie.

5Stelle e LEU, invece no. Loro sono per la libertà di non vaccinare.

Questa confusione non è solo terminologica, è concettuale. Nasce dall’ignoranza scientifica ed è strumentale a fini politici.. A questo punto, sono fascisti tutti, anche quelli che vorrebbero un caffè freddo e non i pannolini caldi della mamma.

Questa stupida polemica sui vaccini è fuori della politica. Non c’entra nulla con la politica. E’ solo una questione di schieramenti, non mira all’interesse della prevenzione, alla salute dei bambini, alla salvaguardia della salute.

Da noi (ma solo da noi) è un’altra sciocca occasione di confronto politico, un’ulteriore riprova della qualità intellettuale dei nostri “politici”: spazzatura.

 

 

Roma, 13/08/2018

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